
Cracking: che cos’è e da dove proviene?
24 Giugno 2021
Partiamo da una prima differenziazione: mentre l’hacking rappresenta il processo di bypassare le protezioni di un computer al fine di accedervi, per finalità legali o illegali, viene considerato un Hacker anche chi sfrutta il processo di reverse engineering (ingegneria inversa) per migliorare un software o per modificare e potenziare dispositivi senza però commercializzarli; il cracking, invece, si riferisce alla stessa pratica, ma solo con intenti criminali.
L’opinione generale è che gli hacker “creano”, mentre i cracker distruggono. In particolare, i cracker praticano attività illegali come rubare i numeri delle carte di credito, diffondere virus, distruggere file o raccogliere dati personali da rivendere.
Da dove proviene il cracking?
Le motivazioni di un cracking sono svariate, come ad esempio ottenere un guadagno economico, perorare una causa, vincere una sfida o il semplice desiderio di danneggiare gli altri.
Pertanto, l’origine del cracking può essere estremamente diversificata. Il cracking, a differenza dell’hacking, si affida a una ripetizione persistente di pratiche di attacco al fine di violare un sistema, senza pertanto ricorrere all’abile sfruttamento delle debolezze dello stesso. La maggior parte dei cracker è composta da hacker di basso livello.
Come si arresta il cracking?
Cercare di fermare il cracking è come voler porre fine al crimine stesso, si tratta di un’attività che richiede molto tempo e non sempre ha esito positivo…
Fintanto che esisteranno persone con intenti criminali e le abilità necessarie per violare sistemi informatici, il cracking persisterà. La cosa migliore da fare per contribuire a circoscrivere il cracking è assicurarsi innanzitutto che nessuno dei propri sistemi venga violato. Fortunatamente, vi sono svariati modi per farlo, tra cui utilizzare un sistema di gestione delle password per proteggere le proprie informazioni di accesso, oppure adottare sistemi di gestione come quello definito dalla norma iso 27001 che tramite dei conrolli stringenti permette di avere padronanza sui sistemi. Se nonostante tutto, la violazione c’è stata, tramite antivirus, è possibile ricercare e rimuovere eventuali virus e altro malware eventualmente installato sul computer a seguito della violazione.
Modi per prevenire il cracking
- Non aprire allegati provenienti da indirizzi mail sospetti;
- Non inviare le proprie informazioni bancarie o i numeri di carta di credito via mail;
- Non usare le reti Wi-Fi pubbliche per qualsiasi attività che si desidera rimanga privata;
L’attività di cracking può essere attenuata solamente con le giuste misure di protezione di tipo sia attivo (antivirus) che organizzativo, come ad esempio l’adozione di un sistema di gestione volto al raggiungimento di una certificazione (ISO 27001) che ci permetta di tenere sotto controllo questa tipologia di attacco.
- Mary Manna -